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Disastro della Grenfell Tower: lezioni per la sicurezza antincendio in ogni edificio

Il terribile incendio della Grenfell Tower di Londra (14 giugno 2017) ha rappresentato uno spartiacque nella consapevolezza internazionale sui rischi connessi ai rivestimenti esterni e alle procedure di emergenza. Il documentario Grenfell: Uncovered su Netflix ha riacceso i riflettori sulle scelte tecniche e gestionali che hanno reso quella tragedia possibile. In questo articolo esamineremo in profondità gli errori che hanno trasformato un principio di incendio in una catastrofe, il ruolo cruciale del rivestimento esterno, le lezioni apprese e un’importante riflessione sul perché troppe aziende ancora oggi sacrificano la sicurezza antincendio per contenere i costi.


Grenfell Tower

Gli errori che hanno trasformato Grenfell Tower

in un inferno

A Grenfell Tower, la sequenza degli errori non fu il frutto di una singola leggerezza, ma di una somma di decisioni sbagliate. In primo luogo, la politica del “stay put”, che invitava gli inquilini a restare nelle proprie abitazioni, si rivelò disastrosa quando le scale d’emergenza si riempirono di fumo. Nel frattempo, i sistemi di idranti e estintori, a livello operativo, non erano stati sottoposti a controlli efficaci: molte valvole si rivelarono bloccate o corrose, mentre i manometri indicavano pressioni ridotte. Il risultato fu che, quando i Vigili del Fuoco arrivarono, il flusso idrico non era sufficiente a contenere le fiamme, lasciando gli occupanti intrappolati in un edificio divenuto in pochi minuti una trappola infernale.



Il rivestimento esterno e la sua propagazione

Il vero fattore scatenante fu però il rivestimento in Alluminio Composite Material (ACM), con anima in polietilene: un materiale esteticamente gradevole e a basso costo, ma profondamente infiammabile. Non solo i pannelli non superavano i test BS 8414 per la propagazione del fuoco in facciata, ma la società produttrice aveva nascosto rapporti di laboratorio che ne attestavano la pericolosità, violando così le prescrizioni della normativa EN 13501-1 (classe minima B-s3,d2). Il montaggio, privo di barriere tagliafuoco interne, trasformò la facciata in un vero e proprio “effetto camino”: le fiamme risalivano con tale rapidità da avvolgere l’intero edificio in pochi minuti, rendendo inefficaci persino i tentativi manuali di spegnimento.


Rivestimento grenfell tower

Cosa abbiamo imparato

Dall’analisi della Grenfell Tower emergono indicazioni precise per tutti i professionisti del settore:

  • Materiali certificati e trasparenza: non basta chiedere la marcatura CE, è fondamentale verificare ogni certificato e richiedere copia integrale dei test di reazione al fuoco, incluse eventuali criticità emerse in laboratorio.

  • Manutenzione proattiva: idranti e estintori devono essere controllati mensilmente, collaudati semestralmente e revisionati secondo UNI 10779 e UNI 9994-1.

  • Piani di evacuazione realistici: l’esercitazione con i Vigili del Fuoco, almeno una volta l’anno, aiuta a individuare ostruzioni nelle vie di fuga e a tarare correttamente la politica di sfollamento.

  • Formazione continua: gli Addetti Antincendio devono aggiornarsi ogni due anni, con prove pratiche sia su estintori (PASS) sia su idranti a muro o soprasuolo.



Trascurare la sicurezza per risparmiare:

il caso del “falso risparmio”

Troppo spesso, nei cantieri e nelle ristrutturazioni, incontro clienti convinti che un risparmio immediato sui materiali o sulla frequenza di manutenzione sia un vantaggio. In realtà, sacrificare la sicurezza per contenere i costi espone a rischi legali e, soprattutto, umani. Ho visto interi condomìni scegliere pannelli di facciata di classe di reazione al fuoco inferiore pur di spendere meno, o saltare i controlli semestrali degli idranti per non fermare l’attività aziendale. A posteriori, questi “risparmi” si rivelano sempre un rischio molto più costoso: costi legali, interruzione dell’attività, perdita di reputazione e – nel peggiore dei casi – vite messe in pericolo. La vera efficienza è un equilibrio tra investimento iniziale e protezione a lungo termine: ogni euro speso in sicurezza antincendio è un’assicurazione sulla vita delle persone e sulla tenuta del tuo progetto.


Grenfell Tower

Il disastro di Grenfell Tower rimane un monito indelebile: dietro ogni scelta tecnica e gestionale si nasconde la responsabilità di salvaguardare vite umane. Dalla selezione dei rivestimenti fino alla manutenzione di estintori e idranti, passando per l’addestramento degli Addetti Antincendio e la pianificazione delle vie di fuga, ogni dettaglio conta. Non esiste risparmio che valga la sicurezza: applicare con rigore le normative e adottare un approccio olistico alla prevenzione incendi significa proteggere le persone e garantire la resilienza di ogni edificio.


E tu, quali misure antincendio ritieni fondamentali nella tua realtà? Hai mai dovuto affrontare scelte difficili tra costi e sicurezza? Raccontaci la tua esperienza nei commenti qui sotto: il confronto è il primo passo per costruire insieme ambienti sempre più sicuri!

 
 
 

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