Estintori: tipologie, impieghi e manutenzione secondo le normative vigenti
- Matteo Guido
- 2 giorni fa
- Tempo di lettura: 3 min
Introduzione
Gli estintori portatili rappresentano un presidio antincendio di fondamentale importanza per affrontare principi di incendio in modo tempestivo ed efficace. La loro presenza, corretta installazione e manutenzione sono obbligatorie in numerose attività, come stabilito dalla normativa vigente. In questo articolo approfondiamo le tipologie di estintori, le classi di fuoco, le indicazioni per una scelta corretta e le procedure di manutenzione previste dalla normativa tecnica.
Tipologie di estintori
Gli estintori si classificano in base al tipo di agente estinguente utilizzato e alla destinazione d’uso. Ogni tipologia è progettata per essere efficace contro specifiche classi di incendio.

Estintori a polvere
Contengono polveri chimiche (come fosfato monoammonico o bicarbonato di sodio) che agiscono per soffocamento e inibizione della reazione chimica. Sono efficaci contro incendi di classe A, B e C.
Vantaggi: ampia efficacia, anche su impianti elettrici non sotto tensione.
Svantaggi: rilasciano residui che possono danneggiare apparecchiature o ambienti delicati.
Estintori a CO₂ (anidride carbonica)
Questi estintori sono caricati con anidride carbonica liquida che, una volta espulsa, si trasforma in gas, abbassando la temperatura e riducendo l’ossigeno nel punto di erogazione. Sono ideali per spegnere incendi su apparecchiature elettriche e quadri sotto tensione, grazie al fatto che non lasciano residui.
Limitazioni: non sono efficaci contro incendi di materiali solidi (classe A), e possono creare condensa o effetti termici sulle superfici fredde.
Estintori a schiuma
Gli estintori a schiuma combinano acqua e agenti schiumogeni, creando una pellicola che isola l’ossigeno e raffredda il combustibile. Sono indicati per incendi di liquidi infiammabili (classe B), ma possono essere usati anche per materiali solidi combustibili (classe A). Non sono invece idonei all’uso su impianti elettrici sotto tensione, a meno che non siano certificati come "dielettrici".
Classi di fuoco e compatibilità
Gli incendi sono classificati in base alla natura del combustibile, e la scelta dell’estintore deve rispettare tale classificazione.
Classe A
Materiali solidi combustibili (carta, legno, plastica).
✅ Estintori a polvere o schiuma.
Classe B
Liquidi infiammabili (benzina, solventi).
✅ Estintori a CO₂ o schiuma.
Classe C
Gas infiammabili (metano, GPL).
✅ Solo estintori a polvere.
Classe D
Metalli combustibili (magnesio, sodio).
✅ Estintori con polveri speciali.
Classe F
Grassi vegetali o animali ad alta temperatura (es. cucine professionali).
✅ Estintori specifici per classe F.
Scelta e installazione dell’estintore
La scelta del corretto estintore dipende dal tipo di rischio presente nell’ambiente di lavoro o di vita. È inoltre obbligatorio che:
Ogni estintore sia certificato CE secondo la direttiva PED (Pressure Equipment Directive 2014/68/UE)
L’installazione rispetti quanto indicato dal D.M. 3 settembre 2021, Allegato I
Gli estintori siano collocati in posizioni facilmente accessibili, visibili e segnalate, con un’altezza da terra tra 1 e 1,5 metri.
Modalità d’uso: il metodo PASS
Per un uso corretto dell’estintore in caso di emergenza, si può seguire il metodo internazionale PASS:
Pull: togli la spina di sicurezza
Aim: punta l’ugello alla base delle fiamme
Squeeze: premi la leva
Sweep: muovi il getto lateralmente per coprire l’area
Un corretto addestramento sull’uso degli estintori è obbligatorio per gli addetti alla lotta antincendio, come previsto dal D.M. 2 settembre 2021.
Manutenzione obbligatoria e periodicità
La manutenzione degli estintori è regolamentata dalla norma UNI 9994-1:2013 e integrata dal D.M. 3 settembre 2021.
Fase | Frequenza | Attività |
Sorveglianza | Mensile | Controllo visivo (accessibilità, integrità, pressione, piombature) |
Controllo | Semestrale | Verifica funzionale da tecnico abilitato |
Revisione | 3 o 6 anni* | Ispezione interna e sostituzione agente estinguente |
Collaudo | 6 o 12 anni* | Prova idraulica del serbatoio |
*La frequenza varia in base al tipo di estintore (es. a CO₂: revisione ogni 5 anni, collaudo ogni 10)
Conclusioni
Un estintore non è solo un obbligo normativo, ma un elemento vitale della sicurezza attiva. La sua corretta selezione, installazione, conoscenza d’uso e manutenzione sono responsabilità imprescindibili per qualunque datore di lavoro o responsabile della sicurezza.
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