Idranti Antincendio: guida completa a tipologie, utilizzo e normative
- Matteo Guido
- 5 giorni fa
- Tempo di lettura: 2 min
Introduzione
Gli idranti antincendio sono dispositivi fondamentali per garantire un intervento rapido e mirato in caso di incendio, sia in ambienti interni che esterni. Collegati alla rete idrica, permettono di erogare grandi quantità d’acqua per spegnere le fiamme o contenerne la propagazione fino all’arrivo dei soccorsi. In questa guida esaminiamo le tipologie di idranti, le differenze con i naspi, il loro funzionamento, gli obblighi normativi e la manutenzione necessaria per mantenerli sempre efficienti.

Tipologie di idranti antincendio
Gli idranti si distinguono principalmente in base alla loro collocazione:
Idranti soprasuolo: Installati in esterno, emergono dal terreno con un attacco rapido per le manichette. Grazie alla loro visibilità, sono i primi punti di approvvigionamento utilizzati dai Vigili del Fuoco.
Idranti sottosuolo: Posizionati in pozzetti protetti da coperchi, risultano meno invasivi dal punto di vista estetico e non ostacolano le aree carrabili. Per utilizzarli è necessario aprire il pozzetto e collegare la manichetta all’attacco.
Idranti a muro: Collocati all’interno di edifici (capannoni, autorimesse, strutture pubbliche), sono inseriti in cassette con sportello o vetro rompibile. La manichetta è già predisposta, per un intervento immediato da parte del personale addestrato.

Differenze tra naspi e idranti
Sebbene facciano entrambi parte dell’impianto antincendio, i naspi montano tubazioni semirigide avvolte su un supporto, rendendoli più maneggevoli per piccoli incendi o spazi ristretti. Gli idranti, invece, richiedono manichette separate ma garantiscono un flusso d’acqua molto più elevato, necessario per focolai di maggiore entità.
Funzionamento e utilizzo
Quando si apre la valvola di un idrante, l’acqua scorre dalla rete idrica verso il punto di erogazione. Il personale addestrato collega la manichetta all’attacco e dirige il getto d’acqua sulle fiamme. Grazie all’elevata pressione e portata, l’idrante è in grado di contenere o spegnere incendi di notevole entità, supportando efficacemente le operazioni dei Vigili del Fuoco.
Quando sono necessari gli idranti
La normativa vigente prevede l’installazione di idranti in tutte le strutture dove il rischio incendio è significativo. Sono obbligatori in edifici industriali, commerciali e pubblici con elevato affollamento (scuole, ospedali, centri commerciali) e in autorimesse di grandi dimensioni. Anche le aree esterne con presenza di materiali infiammabili devono essere dotate di idranti per garantire un intervento immediato.

Normative di riferimento e manutenzione
La norma UNI 10779 definisce i criteri di progettazione e verifica degli impianti idrici antincendio. Ogni impianto deve rispettare requisiti di pressione e portata adeguati al carico di incendio. La manutenzione prevede controlli visivi mensili, collaudi semestrali da parte di tecnici qualificati e revisioni periodiche secondo le indicazioni del costruttore.
Conclusione
Gli idranti antincendio sono un elemento chiave per la sicurezza attiva in qualsiasi contesto a rischio. Conoscere le tipologie, le differenze con i naspi, il corretto utilizzo e gli obblighi normativi è essenziale per garantire un impianto sempre efficiente. Se desideri una consulenza su misura per la progettazione, l’installazione o la manutenzione del tuo sistema antincendio, lasciaci un commento o contattaci direttamente!
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